Caprino Trentino
Il Caprino Trentino è un ottimo formaggio dal gusto molto ricco: conosciamolo e scopriamo le sue caratteristiche e come può essere apprezzato sulla nostra tavola
Vanta il riconoscimento PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). Il Caprino Trentino (o Rustico) offre tutta la bontà di un sapore peculiare che lo rende un ottimo formaggio da tavola, da gustare a tutto tondo insieme con un giusto abbinamento di vino, preferibilmente un buon rosso.
Dalla forma cilindrica, ottenuto dalla lavorazione del latte di capra, è un prodotto tipico del Trentino Alto-Adige e, in particolare, nella zona del Cavalese viene prodotto un caprino di altissima qualità e tutto da assaporare.
Dalla squisita bontà del latte di capra
La tradizione della produzione di formaggi caprini nelle zone alpine è dovuta al fatto che gli allevamenti di capre sono sempre stati molto diffusi in questi territori.
La diretta conseguenza di questo era il vantaggio di avere a disposizione una certa quantità di latte, di cui una parte veniva utilizzata per produrre forme di formaggio destinate ad arricchire la tavola della famiglia dell’allevatore. La quantità di latte in eccesso veniva, invece, utilizzata per la produzione di altre forme destinate ad essere messe in vendita.
Il latte di capra costruisce la base di questo squisito prodotto. E’ un latte che offre delle proprietà nutrizionali molto importanti, è digeribile, è ben tollerato.
E’ leggermente pià calorico di quello vaccino, è molto ricco di calcio, un minerale importantissimo per tutelare la salute delle nostre ossa e che rientra in modo peculiare nella dieta di anziani e di bambini.
E’ adatto anche ad essere inserito in un’alimentazione che debba tener conto di problematiche quali la celiachia e, inoltre, non va dimenticato che è molto ricco di taurina, un aminoacido che troviamo in grande quantità proprio nel latte materno e a cui, quindi quello di capra si avvicina moltissimo dal punto di vista della qualità.
Conosciamo il Caprino Trentino
E’ un formaggio grasso e si ottiene dopo un periodo di stagionatura che può essere media o lunga e che, comunque, non deve mai essere inferiore ai 45 giorni.
Si presenta in forma cilindrica e che raggiunge un peso che va dai 2 ai 3 kg. La crosta delle forme è dura, ha un colore che può variare tra una tonalità giallo scura e di marrone chiaro e fa contrasto con la pasta che, al contrario, è piuttosto chiara (di un colore che va dal bianco all’avorio) e anch’essa molto dura e compatta, oltre ad essere caratterizzata da un’occhiatura molto piccola e ben distribuita.
Dal punto di vista organolettico, il Caprino Trentino offre il suo sapore tipico in modo piuttosto intenso, ben evidente e molto peculiare e questo lo rende davvero ottimo da gustare sia come formaggio da tavola, sia come ingrediente da utilizzare in varie preparazioni dal punto di vista culinario.
La sua lavorazione
Come si arriva ad ottenere una forma di Caprino Trentino? Si inizia, naturalmente, dalla mungitura del latte che viene fatto scaldare per qualche minuto alla temperatura di 38-40 gradi prima di aggiungere il caglio di vitello oppure di capretto.
Una volta ottenuta la cagliata, questa viene rotta e cotta a 45 gradi. Il formaggio deve, quindi, essere sistemato nelle fuscelle, bagnato con acqua calda e per poi passare alla fase della salatura, che avviene in salamoia e dura circa 24 ore.
Una volta trascorso questo tempo, il formaggio viene messo a stagionare per un periodo che deve essere minimo di 45 giorni e che può arrivare fino ad un massimo di 90.
Il Caprino di Cavalese
Cavalese fa parte della Provincia Autonoma di Trento e della Val di Fiemme. Il suo nome si lega a questo ottimo formaggio particolarmente pregiato e che si presenta allo sguardo con una crosta dura dal colore giallo-rossiccio e con una pasta bianca e con poche, piccole, occhiature.
Il suo sapore si propone al palato in modo differente a seconda della stagionatura: se è breve, abbiamo un formaggio dal sapore dolce; se, invece, è lunga, diventa più intenso e con note piccanti.
Come gustarlo?
Il Caprino Trentino è un ottimo formaggio da tavola e da questo punto di vista si gusta in modo eccezionale se abbinato con un vino rosso ben strutturato.
Diventa, però, anche un formaggio molto creativo in cucina e una delle sue interpretazioni più tipiche è quella che lo vede insieme con le foglie di vite in salamoia.
E’ un piatto tipico del Trentino e si prepara facendo marinare il formaggio per una notte con le foglie di vite e coperto di olio. Dopo di che, va tagliato in cubetti da condire con peperoncino e che poi andranno avvolti nelle foglie di vite, sistemati su uno spiedino e scaldati fino a far essiccare la foglia e per poi essere gustati insieme con le noci.
Quello di Cavalese è ottimo con un poco di miele di qualità. Diventa, inoltre, un ingrediente fondamentale nella preparazione di panini davvero molto golosi e in questo caso possiamo scegliere di abbinarlo con prosciutto cotto e carciofi, realizzando un ripieno tutto da assaporare.
Un altro modo molto sfizioso di prepararlo è quello di tagliarlo in cubetti che andranno poi passati in una pastella e fritti in olio bollente. E’ una vera prelibatezza e in questo caso viene consigliato di gustarlo in modo completo accompagnando queste frittelline di formaggio con gli asparagi.
Il Caprino Cavalese con i peperoni dà vita anche ad una golosissima torta rustica che può diventare un ottimo piatto unico oppure si può tagliarla in piccoli pezzi da offrire con un ottimo vino: in questo modo potremo creare degli stuzzichini buonissimi per un aperitivo che vuole celebrare i sapori rustici.
Un’altra ricetta davvero squisita è quella che lo vede insieme con la ricotta per la creazione di gnocchi che andranno gustati con un semplice condimento a base di burro e salvia e con l’aggiunta finale di qualche scaglia dello stesso caprino.
Può essere, infine, fuso insieme con la panna per ottenere una salsa con cui andare a definire, in modo intenso e raffinato, il sapore di filetti di carne di coniglio rosolati, creando così una fusione di sapori davvero prelibatissima.