Basilico Genovese DOP
Scopriamo il Basilico Genovese Dop. Il suo profumo inconfondibile e l’aromaticità che lo contraddistinguono sono alla base del classico pesto.
Il basilico è una pianta aromatica che non possiamo non accostare alla Liguria. Qui trova la sua migliore espressione e ci offre la garanzia di poter valorizzare tante preparazioni culinarie grazie alle sue peculiarità organolettiche.
Nel 2005 ha ottenuto il riconoscimento DOP. Si coltiva oggi su tutto il territorio costiero della regione, ma tra le varie località in cui la sua produzione è tipica non possiamo non ricordare una specifica area della città di Genova: il quartiere Pra’.
Questa pianta arriva dalla Liguria fino alle nostre tavole e in quelle di tutto il mondo e possiamo apprezzarla particolarmente nella sua più nota interpretazione gastronomica. Stiamo parlando del classico pesto genovese, uno dei condimenti più peculiari, sfiziosi, ottimi, pieni di sapore, in grado di accompagnaare tutti i formati di pasta, rendendo un risultato finale dal successo garantito.
Il basilico
Il suo nome scientifico è Ocimum basilicum ed è la pianta erbacea che tutti conosciamo, che si impone con la grazia delle sue foglie, il colore e il tipico profumo, molto intenso e aromatico. Utilizzata anche come pianta ornamentale, proprio per l’equilibro armonico che ci racconta, fin dall’antichità le venivano riconosciute anche delle proprietà terapeutiche e medicamentose.
Il significato del nome con cui lo conosciamo, invece, è alquanto curioso. Il termine basilicum fa riferimento, infatti, a qualcosa di “maestoso e di regale” e potrebbe indicare sia il pregio di questa pianta dal punto di vista organolettico, sia il fatto che venisse utilizzato per la preparazione di liquidi profumati da riservare a personaggi di grande importanza, tra cui i sovrani.
Le sue origini ci portano fino all’India, il luogo da cui è originario, ma il basilico è uno degli ingredienti più utilizzati nella cucina mediterranea e italiana. Offre il suo sapore a tante preparazioni golosissime. Tra queste non possiamo non ricordare la sua partecipazione straordinaria a rendere ancora più ricco il gusto della pizza classica “Margherita”, di cui diventa una profumatissima decorazione, oppure la sua magnifica presenza nel cucinare un classico sugo, leggero e aromatico, con pomodorini rossi.
L’alto pregio del Basilico Genovese
Quello Genovese è un tipo di basilico davvero peculiare e la sua altissima qualità lo sta rendendo sempre più diffuso anche a livello internazionale, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti.
La caratteristica che lo rende unico al mondo è la sua delicatezza, che si esprime prima di tutto a partire dalla dimensione delle foglie, che appaiono più piccole di quelle delle altre specie e con una colorazione verde di una tonalità più leggera e sfumata di quella classica. La delicatezza diventa, poi, assoluta protagonista nel momento in cui ne apprezziamo il gusto, che risulta, infatti, meno intensamente aromatico e gradevolissimo.
Il Basilico Genovese DOP ci permette di far godere al nostro palato un sapore molto armonico ed equilibrato che elimina completamente il tipico sottofondo intenso di menta del basilico classico. Queste caratteristiche gli donano tutto il pregio raffinato che lo rendono così ricercato e che possiamo conoscere e apprezzare nel momento in cui lo utilizziamo in cucina.
La sua peculiarità è sicuramente dovuta al tipo di micro-clima del versante tirrenico ligure, dove viene oggi coltivato, ma grande importanza va riconosciuta anche alla capacità e all’esperienza dei coltivatori, fondamentali per ottenere questa pianta davvero inimitabile e dalle caratteristiche organolettiche così pregiate. Non va, infine, dimenticata l’importante opera che svolge il Consorzio Basilico Genovese DOP, rendendo un ottimo lavoro di valorizzazione, di difesa, di promozione e di tutela di questo prodotto della terra.
Qualche informazione in più…
Il Basilico Genovese viene prodotto con due finalità differenti: da un lato abbiamo quello che viene utilizzato fresco, riservato alla vendita nei mercati e supermercati. Lo troviamo ben confezionato nel suo tipico bouquet o in mazzetti con una carta che riporta la stampa del logo DOP e, naturalmente, anche tutte le informazioni che si riferiscono al produttore.
Dall’altro lato, abbiamo una produzione che viene riservata esclusivamente alle industrie che hanno deciso di utilizzarlo nei loro prodotti e renderli così particolarmente gustosi, a cominciare dal trasformarlo nel famosissimo pesto. In entrambi i casi, è sempre garantita la sua altissima qualità, la differenza sta nel fatto che quello da utilizzare fresco deve essere raccolto a mano.
Il Basilico Genovese è coltivato su terreno e in apposite serre, in modo tale che la produzione sia sempre attiva durante tutto l’arco dell’anno. La coltivazione nelle serre è curatissima e si svolge sempre secondo procedimenti tradizionali, con una semina che viene effettuata solo ed esclusivamente a mano.
Il Basilico Genovese in cucina
Dal punto di vista della sua utilizzazione gastronomica, non possiamo non partire dal pesto. La ricetta tradizionale appare per la prima volta nel 1865 ed è molto semplice e rapida, si prepara in pochi minuti, ma, naturalmente, deve essere caratterizzata proprio dalla scelta di questo principale ingrediente che la rende così peculiare e pregiata.
Possiamo preparare un ottimo pesto iniziando a triturare in un frullatore del parmigiano reggiano (stagionato di almeno 36 mesi), del pecorino sardo, dei pinoli e dell’aglio. Dopo di che, aggiungiamo le foglie del basilico, frulliamo per due volte, aggiungiamo il sale e poi continuiamo a frullare fino ad ottenere un composto ben omogeneo che metteremo in un contenitore aggiungendo dell’ottimo olio extravergine di oliva.
Il pesto così ottenuto possiamo utilizzarlo per condire ogni formato di pasta sulla base del nostro gusto e così realizzare in un lampo un primo piatto davvero sopraffino. E se vogliamo, invece, cucinare una pietanza più elaborata, possiamo usarlo come ingrediente principale per preparare il condimento di un piatto di lasagne: una soluzione sfiziosa e piena di sapore per la nostra tavola di ogni giorno e anche delle grandi occasioni!
Ci sono, però, delle interpretazioni più originali che vedono in primo piano questo ottimo basilico e tra queste ricordiamo la granita: un’idea fresca e golosa, cremosa al punto giusto e piena di sapore, in grado sicuramente di stupire gli ospiti presentata come dessert alla fine del pasto.
Curiosità
Il Basilico Genovese DOP deve essere raccolto a mano, ma per fare questo non bisogna mai entrare nel terreno di coltivazione. Come viene risolto questo “problema”? Grazie alla sistemazione di alcune tavole che fanno da ponte sul mare verde delle piante e su cui troviamo i coltivatori distesi a raccoglierle, a cominciare da quelle dalle foglie più grandi e lasciando spazio, quindi, alle piantine che devono ancora continuare a crescere.