Ricetta spaghetti cacio e pepe
La pasta cacio e pepe fa parte della tradizione culinaria romana, è sicuramente molto nota ed è la protagonista della golosa ricetta da copiare di oggi.
La sua semplicità di preparazione e il fatto che gli ingredienti siano poverissimi e facilmente reperibili sono elementi che non debbono trarre in inganno.
Per portare in tavola questo primo piatto così gustoso ci vuole (come sempre) tanta attenzione e amore per la buona cucina, evitando interpretazioni frettolose che non renderebbero al meglio un risultato finale che, al contrario, può essere davvero sopraffino. Nella sua preparazione ci sono, infatti, alcune regole da seguire: solo in questo modo sarà possibile ottenere una “cacio&pepe” da assaporare in tutta la sua prelibatezza.
Un piatto semplice e genuino
E’ uno dei primi piatti tradizionali della cucina di Roma e viene presentata e pubblicizzata da molti ristoranti della città come la pietanza tipica dei loro menu.
La sua ricetta è molto semplice e si prepara rapidamente. Se ben realizzata, oltre ad essere un primo delizioso e saporito, ci racconta tutto il gusto delle preparazioni più genuine e semplici, ma che, proprio per questo, regalano un risultato finale da apprezzare ad occhi chiusi.
Nasce come piatto povero, anzi poverissimo, ma viene reso molto ricco dal sapore intenso di un formaggio tipico come il Pecorino Romano e dal pepe, che deve essere macinato possibilmente nel momento in cui viene utilizzato. Sono questi i due ingredienti due che caratterizzano la ricetta originaria e, nonostante siano a volte rielaborati con qualche tocco personalizzato da parte di alcuni chef, per l’Accademia der cacio e pepe è molto importante che siano scelti e utilizzati secondo le indicazioni tradizionali.
Appetitosa e nutriente
Per risalire all’origine di questa ricetta è necessario andare molto indietro nel tempo, quando nelle campagne romane era possibile incontrare greggi e pastori che, nel loro lungo peregrinare, avevano la necessità di risolvere il problema del cibo da trasportare. Dovevano nutrirsi in modo adeguato per poter recuperare le energie perdute durante la giornata e resistere al freddo della notte, nello stesso tempo dovevano fare in modo di cucinare le pietanze in tempi molto rapidi.
La soluzione che trovarono i nostri pionieri del cacio e pepe fu quella di preparare una ricetta utilizzando solo pochi ingredienti, leggeri e comodi da trasportare e che potessero essere conservati senza problemi: il formaggio, il pepe e la pasta essiccata, insieme con un poco di strutto per ungere le padelle.
Il pecorino romano
E’ un formaggio di latte ovino che vanta una storia lunghissima e un’età millenaria che porta benissimo.
Fin dai tempi più antichi è sempre stato apprezzato per il suo gusto e la qualità nutrizionale. Proprio per le sue caratteristiche organolettiche contribuiva a rendere l’alimentazione dei legionari più sostanziosa e ricca di sapore, come ci viene raccontato da Virgilio. E’ un prodotto caseario che si contraddistingue per il suo profumo intenso e per il gusto senza tempo.
Viene prodotto secondo un procedimento che ne garantisce la qualità e il sapore inconfondibile. Nel suo processo di lavorazione viene posta particolare cura e attenzione al momento della salatura. Questa importante operazione può essere fatta anche in salamoia, ma se effettuata a secco, con un massaggio alla forma con grani di sale marino durante il periodo della stagionatura, viene considerata garanzia di un risultato finale che porta in tavola un formaggio prelibatissimo.
Una delle curiosità che contraddistingue questo tipo di pecorino è che viene prodotto in tre Regioni italiane: la Sardegna, che vanta la produzione più grande, il Lazio e la provincia di Grosseto. E l’aggettivo “romano” che caratterizza il suo nome non fa riferimento alla città, ma, al contrario, ha un significato che deve essere interpretato in senso più ampio. E’ riferito, infatti, all’esercito romano che – come detto sopra – ne era un gran consumatore.
Il pepe nero
E’ la spezia forse più utilizzata nella cucina occidentale e nella nostra dispensa non manca mai. La sua origine, però, ci porta davvero molto lontano, verso l’India, dove viene utilizzato anche da un punto di vista curativo, secondo i dettami della medicina tradizionale indiana, l’Ayurveda.
Il Piper Nigrum porta, infatti, benefici anche dal punto di vista della salute. In particolare per la sua azione di stimolazione del metabolismo, viene considerato un valido aiuto nelle diete, oltre al fatto di assicurare, secondo alcuni studi, un effetto afrodisiaco. E’ disponibile in grani o in polvere, ma il consiglio è sempre quello di macinarlo nel momento in cui deve essere utilizzato, per poterne assaporare la piccantezza in modo perfetto.
La ricetta da copiare: spaghetti cacio e pepe
In alcune tipiche trattorie romane è un piatto che si gusta cucinato rigidamente secondo tradizione, ma non mancano i ristoranti in cui viene proposto con qualche piccola variazione. Si prepara in pochissimo tempo, stupisce ogni volta per la sua golosità ed è talmente sfizioso che vale la pena provare a farlo entrare nel nostro menu, anche se non siamo romani doc. E’ un primo adatto ad ogni periodo dell’anno, ma, naturalmente, il gusto intenso del formaggio e la piccantezza del pepe lo rendono perfetto da assaporare nelle giornate fredde e invernali. Ci vogliono solo pochi minuti di attenzione, tanta cura nella preparazione e nella mantecatura e porteremo in tavola tutta la sua bontà.
Ingredienti per 4 persone
- 400 gr di spaghetti
- 200 gr di Pecorino Romano grattugiato
- pepe nero in grani da macinare
- sale
Preparazione della ricetta
Mettere l’acqua in pentola e sul fornello per cuocere la pasta, salare e attendere il bollore.
Versare in un contenitore la quantità indicata di formaggio grattuggiato e il pepe macinato al momento.
Controllare che la pasta sia quasi al dente, circa due minuti prima del momento della cottura deve essere tolta dalla pentola senza scolarla e deve essere sistemata nel contenitore con gli altri due ingredienti mescolando bene tutto. Si può aggiungere anche un poco di acqua di cottura, in modo da fare più facilmente una perfetta amalgama con il pecorino e il pepe.
Il momento della mantecatura è importantissimo, perché se fatta per bene, permette agli ingredienti di fondersi creando un condimento morbido e omogeneo, che rende tutt’uno pasta, pecorino e pepe
Il piatto pronto deve essere portato subito in tavola, perché deve essere gustato assolutamente caldo.
Variazioni sul tema
Le variazioni sul tema cacio e pepe dovrebbero essere accuratamente evitate. E nonostante l’opera di difesa della ricetta proprio da parte dell’Accademia der carcio e pepe, non mancano, però, una serie di suggerimenti e rielaborazioni che, se da un lato fanno storcere il naso ai “puristi”, dall’altro raccontano comunque dei modi differenti e creativi di realizzare questo piatto.
L’aggiunta di olio extravergine di oliva nel momento in cui pasta e condimento sono già nel piatto è una delle soluzioni escogitate per rendere il composto ancora più cremoso. E non manca chi spolvera pecorino e pepe direttamente sulla pasta nel piatto oppure chi aggiunge anche del parmigiano e in questo modo rende il sapore un poco più morbido.
E’, però, molto importante non modificare la scelta del formato di pasta. Da questo punto di vista, tra le variazioni sul tema più affermate c’è quella che vede utilizzare i tonnarelli all’uovo. Al contrario, è fondamentale scegliere rigorosamente gli spaghetti e in particolare il formato numero 5. Bon appétit.